La Lucia di Lammermoor, opera drammatica in tre atti di Gaetano Donizetti, avrebbe dovuto aprire la Stagione del Teatro alla Scala 2020/21 ma, a causa della pandemia, fu riprogrammata.
In questi giorni è finalmente in Teatro sino al 5 maggio diretta da Riccardo Chailly che ha proposto la versione originale nella sua interezza. L’opera, composta tra aprile e luglio 1835, fu eseguita per la prima volta al Teatro San Carlo di Napoli il 26 settembre 1835. Sebbene l’opera abbia ottenuto un successo universale, nel corso degli anni ha subito tagli e manomissioni, che hanno alterato l’originaria struttura dell’opera.
Il ripristino della versione originale con la glassa armonica è stata una scelta fondamentale per restituire il senso di instabilità mentale di Lucia nella scena della follia. La regia, scene e costumi sono di Yannis Kokkos e creano un’atmosfera evocativa e drammatica.
La storia è ambientata nel XVII secolo e si ispira al romanzo di Walter Scott, “La sposa di Lammermoor”. Una trama tragica di amore e morte dove Lucia Ashton, una giovane scozzese ed Edgardo Ravenswood si innamorano, ma vengono ostacolati dal fratello di Lucia, Enrico che costringe la giovane a sposare Arturo Bucklaw. Lucia ucciderà lo sposo la prima notte di nozze e si ucciderà poi vittima della sua stessa disperazione. Nel finale, Edgardo, inconsolabile per la perdita dell’amata, decide di porre fine alla propria vita e si pugnala al cuore, poco prima di scoprire che Lucia lo aveva sempre amato.
Un cast stellare: Lisette Oropesa è una sublime Lucia dall’intensa coloritura, uno splendido Juan Diego Flórez incarna Edgardo, Boris Pinkhasovich è Lord Enrico Ashton, Arturo Bucklaw è impersonato da Leonardo Cortellazzi, Raimondo è Michele Pertusi, la giovane Alisa è Valentina Pluzhnikova, Normanno è Giorgio Misseri e un Coro strepitoso.
Un’ opera struggente e bellissima che Riccardo Chailly ci ha donato con grande generosità artistica. Da vedere!
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Foto Brescia Amisano